Pet therapy

Cos’è la Pet Therapy

Con il termine “Pet Therapy“ si intende l’utilizzo della relazione / interazione uomo-animale in campo medico-psicologico.

Definita “Terapia Dolce” in virtù degli effetti benefici riscontrati sotto il profilo psichico-emozionale e fisico si inserisce in un contesto co-terapeutico/educativo affiancando e integrando le terapie mediche tradizionali.

I “Programmi Assistiti con gli Animali”, definiti genericamente Pet Therapy, sono incontri con finalità riabilitative, educative o ricreative che si svolgono con l’impiego di animali domestici (cani, gatti, cavalli, asinelli etc…) condotti da un operatore specializzato e qualificato.

Si rivolgono a bambini, adulti, anziani e persone con problematiche differenti, disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica dipendenti da qualunque causa, ma possono essere indirizzati anche ad individui sani.

Mirano al potenziamento delle abilità psico-fisiche delle persone e, in genere, al miglioramento della salute, del benessere e della qualità della vita.

Il termine “Pet Therapy”viene introdotto per la prima volta nel 1960 dal neuropsichiatra Boris Levinson che notò i benefici di un rapporto con il cane nei problemi di relazione e se avvalse con i suoi piccoli pazienti.

L’utilizzo di animali da compagnia ai fini della Pet Therapy è stato poi riconosciuto come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003 che sancisce “il potere terapeutico degli animali da compagnia”.

Vengono coinvolti solamente animali domestici, adulti, adeguatamente selezionati e formati, tenendo conto della predisposizione e della disponibilità ad interagire con l’uomo.

I Pet Partners

Il conduttore, persona formata e qualificata, costituisce con l’animale un Binomio imprescindibile per il successo ed il conseguimento di risultati.

Il conduttore opera in sinergia con le altre figure professionali che seguono il soggetto, insieme ad essi individua gli obiettivi, gestisce e valuta l’intervento all’interno di un’attenta e mirata programmazione del team interdisciplinare.

La presenza del Pet, rende il setting di lavoro diverso dalle situazioni di ospedalizzazione o di riabilitazione classica e promuove la motivazione della persona, consentendo di osservare comportamenti e reazioni spontanee e quindi di adeguare le modalità di intervento.

In un Programma Assistito con il cane si genera una relazione che mette in scena comportamenti naturali, puliti, “veri” che costituiscono una risorsa fondamentale nel programma terapeutico.

Il cane, opportunamente condotto, diventa “Mediatore”della relazione, stimolo positivo, elemento di motivazione unico ed irripetibile: facilita la comunicazione, il contatto fisico, la socializzazione, induce il soggetto ad “uscire da se stesso” e a ridurre lo stato d’ansia ed il senso di solitudine; parallelamente cresce il livello di autocontrollo, di autostima e di autonomia.

Ciò è dovuto sia ad un’accettazione incondizionata da parte di entrambi, sia alla dimensione di semplicità, di normalità, di affetto e di spontaneità in cui si svolge l’intervento.

L’interazione emotiva che così si determina consente di superare barriere e disagi, inoltre

la dimensione ludica, tipica della relazione con il cane, rende più piacevole l’esecuzione delle azioni e dei compiti richiesti e perciò favorisce il conseguimento degli obiettivi.

Il cane pertanto non può essere un cane “addestrato”ad operare nella Pet Therapy, ma deve essere un cane “ben educato” che mostra il piacere di affiancare il suo conduttore e di interagire con le persone con uno scambio emozionale intenso e ricco

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A chi si rivolge

Gli interventi assisti con gli animali possono essere diretti a persone adulte o minori che presentano disturbi di diverso genere, esempio:

  • disturbi cognitivi e sensoriali

  • disturbi del linguaggio e del comportamento

  • disturbi relazionali

  • disturbi generalizzati dello sviluppo

  • paralisi cerebrali infantili

  • disabilità psico-fisica conseguente ad eventi traumatici

e a soggetti adulti o minori che non rientrano nella sfera assistite le cui difficoltà, a volte, possono rimanere nascoste o persone che si trovano in particolari fasi della vita e dello sviluppo:

  • paura, insicurezza, carenze affettive e di linguaggio

  • incapacità ad affrontare e gestire le difficoltà

  • difficoltà di socializzazione e di aggregazione e di relazione

Gli interventi assistiti con il cane si propongono, in generale, propongono di raggiungere obiettivi quali:

  • il potenziamento delle abilità tattili e percettive

  • lo sviluppo della comunicazione verbale e non verbale

  • l’accrescimento dell’autostima

  • la facilitazione dell’autonomia personale e operativa

  • il potenziamento delle abilità manuali

  • lo sviluppo dei processi cognitivi spazio-temporali

  • la valorizzazione delle abilità personali

  • la limitazione dei comportamenti disadattativi tramite l’introduzione di comportamenti positivi

  • l’educazione al rispetto di sé e dell’altro tramite l’acquisizione di regole intese come norme di comportamento sociale

  • la promozione e la facilitazione di relazioni di gruppo e del senso di accettazione sociale

  • lo sviluppo dell’autocontrollo: controllo della rabbia e degli stati d’ansia

  • il potenziamento della capacità di problem solving

  • miglioramento del senso di appartenenza

In funzione delle persone e delle figure coinvolte, delle problematiche presenti e degli obiettivi individuati, gli Interventi Assistiti con gli Animali si dividono in:

  • TERAPIE ASSISTITE CON L’ANIMALE (TAA) sedute di terapia rivolte a persone con difficoltà fisiche, sociali, psicologiche, emotive, affettive, cognitive con lo scopo di riabilitare specifiche funzioni del paziente

  • EDUCAZIONE ASSISTITA CON L’ANIMALE (EAA) incontri rivolti a studenti, ospiti di centri socio-educativi, utenti di centri specializzati nel disagio sociale etc.. con finalità riguardanti la sfera educativa, cognitiva e dell’apprendimento.

  • ATTIVITA’ ASSISTITA CON L’ANIMALE (AAA) attività mirate a migliorare la qualità della vita e ad apportare benessere alle persone coinvolte

Tutti gli interventi devono essere improntati al rispetto della normativa vigente, seguire dei protocolli condivisi che contemplino la stesura di un progetto, la definizione degli obiettivi, la verifica periodica dei risultati raggiunti e il lavoro in un’equipe di specialisti dei diversi ambiti; tutto ciò ovviamente oltre al rispetto delle persone, degli animali coinvolti, degli ambienti e delle norme igienico-sanitarie.